Vittorio Sereni al lavoro a Bocca di Magra, 1979 (fonte: web)
I
Un giorno a più livelli, d’alta marea
– o nella sola sfera del celeste.
Un giorno concavo che è prima di esistere
sul rovescio dell’estate la chiave dell’estate.
Di sole spoglie estive ma trionfali.
Così scompaiono giorno e chiave
nel fiotto come di fosforo
della cosa che sprofonda in mare.
Mai la pagina bianca o meno per sé sola invoglia
tanto meno qui tra fiume e mare.
Nel punto, per l’esattezza, dove un fiume entra nel mare
Venivano spifferi in carta dall’altra riva:
Sereni esile mito
filo di fedeltà non sempre giovinezza è verità
…….
Strappalo quel foglio bianco che tieni in mano.
Fogli o carte non c’erano da giocare, era vero. A mani vuote
senza messaggio di risposta tornava dall’altra parte il traghettatore.
Un fiume negro – aveva promesso l’amico –
un bel fiume negro d’America
Questo…