Nel carme 64, Catullo (I a.C.) inizia a narrare delle nozze di Peleo e Teti, genitori di Achille, e, mentre descrive la loro camera nuziale, si sofferma sulla coperta distesa sul letto. Buon pretesto per passare a un altro mito, lì abilmente raffigurato: quello dell’infelice amore di Arianna per Teseo.
Nell’immagine, mosaico della saga di Arianna e Teseo (IV d.C.).
LA DISPERAZIONE DI ARIANNA: IL MITO RACCONTATO DALL’EPILOGO (1/6)
“Ed ecco sulla riva di Dia, battuta dalle onde, Arianna,
scrutando, vede Teseo in fuga, sulla nave che veloce se ne va,
e in cuore porta invincibile furia;
non vuol credere di aver visto ciò che ha visto,
ora che strappata a un sonno pieno di inganni
si ritrova tristemente sola sulla spiaggia deserta.
Ma il giovane, fuggendo, colpisce coi remi il mare né di lei si ricorda,
gettando ai venti in tempesta le vane promesse.
Tra le alghe, lo guarda…
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